Lavoro all'aria aperta: Sole, Pioggia
- Sergio Campi
- 23 mar
- Tempo di lettura: 2 min
Fare l’installatore di fibra ottica non è solo questione di cavi, modem e centraline. È un lavoro che ti porta fuori, ogni giorno, sotto il sole cocente e sotto la pioggia battente. Non c’è ufficio, non ci sono quattro mura: il cielo è il mio soffitto, l’asfalto il mio pavimento, e il vento a volte è il mio compagno di giornata.
Ci sono giorni in cui il sole ti scalda la schiena mentre corri da un quartiere all’altro, sali su pali, infili cavi nei pozzetti e colleghi famiglie intere alla rete ultraveloce. Poi ci sono quei giorni di pioggia in cui l’impermeabile diventa la tua seconda pelle e l’acqua scorre ovunque, ma il lavoro va fatto lo stesso.
C’è una bellezza strana in tutto questo: ogni giorno è una piccola avventura. Magari ti capita di installare una linea in una vecchia casa di campagna, tra il profumo del legno e i racconti di un anziano signore che aspetta la connessione per poter videochiamare i nipoti. Oppure sei in città, tra uffici e negozi, con persone che non vedono l’ora di avere internet più veloce per lavorare meglio.
Non è un lavoro per chi ama la monotonia. Qui ogni giorno c’è qualcosa di diverso: un cavo che sembra non passare, un cliente entusiasta che ti offre un caffè per ringraziarti, un panorama mozzafiato quando sali in cima a un traliccio e vedi il mondo dall’alto.
Certo, ci sono anche le difficoltà: il caldo torrido d’estate, il freddo d’inverno, la pioggia che sembra non finire mai. Ma alla fine della giornata, quando tutto funziona e vedi la soddisfazione negli occhi di chi finalmente naviga senza problemi, capisci che ne vale la pena.
Lavorare all’aria aperta non è per tutti, ma per chi ama il movimento, il contatto con la gente e l’adrenalina di risolvere problemi sul campo, è un mestiere che regala tanto. Sole o pioggia, siamo sempre lì, a portare il futuro un cavo alla volta
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